Quattro ragazzi diversi, ma non troppo: legati dalle ombre e dai morsi di un’età inquieta. Un’estate estremamente calda, che passa come un battito d’ala, lasciandosi alle spalle domande e futuri sospesi.
Questo testo non racconta una storia vissuta da me in prima persona. Le mie parole hanno voluto presentare, senza giudizio alcuno, i turbamenti della mia età, che è anche l’età dei quattro personaggi, ai quali ho donato le insicurezze e i gesti che si nascondono sotto la disinvoltura di tutti i giovani che conosco. Il mio punto di vista non offre soluzioni, né finali, perché da una storia ne nasce un’altra e solamente il tempo e la crescita possono risanare e giudicare certe ferite.
Marco, Amanda, Giulietta e Filippo non sono ragazzi speciali e non vogliono stupire nessuno: la loro esistenza e la loro età sono le basi per il mio racconto.
Martina Melgazzi
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